Nonostante il mio cuore (come ben sapete) sia divida tra le Marche e la Lombardia, ammetto di aver trascorso in questa regione gran parte della mia vita. In Lombardia sono nata, cresciuta, ho frequentato scuole, incontrato gli amici di sempre, insomma: in Lombardia sono diventata grande! Probabilmente però non grande abbastanza (almeno fino ad ora) per scoprire tutti i tesori di cui è composta questa regione! Infatti di molte bellezze dell’Alta Brianza sono venuta a conoscenza solo qualche settimana fa grazie ad un tour di due giorni che mi ha portato a “toccare” con mano le perle di questa terra a molti ancora sconosciute.
La Lombardia e L’Alta Brianza
Scommetto che se vi dico “Lombardia” le prime cose che vi vengono in mente sono il traffico, lo smog, le fabbriche, la fretta…un luogo da dove talvolta “scappare” e certo non un posto dove cercare per qualche ora un po’ di sano relax. Ho indovinato?! E invece, eccomi qui a dimostrarvi l’esatto contrario! A pochi passi da Milano esiste un “polmone” verde ricco di corsi d’acqua, animali, natura e cultura che è pronto per essere nuovamente scoperto: e allora, benvenuti in Alta Brianza!
La Brianza: una bellissima scoperta!
Ve lo dico subito: L’Alta Brianza è un luogo da scoprire, più e più volte..anche perchè è sempre in grado di sorprenderci! Il colore dominante è senza dubbio il verde, che dipinge una natura imponente e rigogliosa fatta di Corsi d’acqua, dighe, riserve, laghi alimentati talvolta dal grande protagonista indiscusso: Il Lambro! Credetemi, in Alta Brianza c’è tutto quello che vi servirà per “staccare” la spina e rigenerarvi ..e il tutto a pochissimi km dalla città!
Vi racconto il tour in Alta Brianza
Se state pensando ad una bella e rilassante gita fuori “porta”, questo è l’articolo che fa per voi..perciò, prendete nota!:) Il nostro tour è iniziato Inverigo, un antico e suggestivo borgo “incastonato” tra le colline della Brianza comasca meta negli anni ’50 delle gite domenicali dei milanesi che qui arrivavano in bicicletta. Qui non potete assolutamente perdervi il Santuario di Santa Maria della Noce, Villa La Rotonda, il Viale dei Cipressi, Villa Crivelli e la Tenuta di Pomelasca. Ma andiamo per ordine.
Il Santuario di Santa Maria della Noce, costruito a partire dal 1519, prende il nome dal quel noce sul quale apparì la Madonna insieme al Bambino in quel giorno del 1501 in cui soccorse due bambini che si erano persi nel bosco. Mentre la piazza ospitava il mercato dei bozzoli: uno dei più importanti mercati della Brianza per il commercio della seta. Sempre a Inverigo vi sarà impossibile non notare Villa Cagnola conosciuta come La Rotonda, una villa neoclassica imponente e maestosa realizzata dal Cagnola (l’architetto che progettò anche l’Arco della Pace a Milano per intenderci) che sorge sulla sommità della collina di Inverigo e che viene considerata una delle meraviglie della Brianza. E’ immersa in uno splendido parco e vi si accede grazie ad un’altra “perla” che vi incanterà: il viale dei cipressi, lungo ben 2 km! La costruzione del viale voleva facilitare il collegamento tra il borgo di Inverigo e il Santuario con ”una via più breve per arrivare alla fonte di salvezza”.
Per ammirare uno dei più bei panorami della Valle del Lambro, dovete spostarvi a Villa Crivelli: residenza di una delle famiglie più antiche del patriziato Milanese e centro del potere poliziesco e militare della regione. Non è possibile accedervi, ma vi consiglio ugualmente di costeggiare il perimetro per ammirare la sua bellezza!
Alla Tenuta di Pomelasca che sorge tra Lurago d’Erba e Lambrugo, si respira tutta la tradizione Lombarda. Originariamente casa di caccia, venne restaurata a cura dell’architetto Carlo Amati, (lo stesso che si occupò della facciata del Duomo di Milano) e in seguito, quelle che a “prima” vista potevano sembrare normali cascine, vennero adibite alla bachicoltura, attività che in queste zone è stata fiorente sino ai primi del Novecento. Sul retro della villa troverete invece un bellissimo parco con varie specie botaniche come cedri, faggi, sequoie giganti, tigli, palme.
L’oasi di Baggero: ottima idea per una gita a tutto relax e natura!
Tra le più belle scoperte di questo tour c’è senza dubbio L’Oasi di Baggero: un bellissimo esempio di recupero ambientale! Perfetta per passeggiare, per un bel giro in bicicletta o una corsetta ci fa in un attimo dimenticare lo stress dell’auto! L’Oasi di Baggero è il frutto del recupero ambientale di una grandissima area utilizzata, fino agli anni ’70, per lo sfruttamento minerario. E’ un lungo lavoro di rivalorizzazione che, dal 1970, punta i riflettori su due laghetti formatisi all’interno dei vecchi scavi utilizzati per l’estrazione della marna. Se meditate una gita con i vostri bimbi, è perfetta! L’oasi infatti si presta per uscite scolastiche e offre un’area giochi per i più piccoli, un’oasi stellare per le osservazioni astronomiche, un centro didattico e persino un ostello a buon mercato!
Dove pranzare: Il Buena Vista Social Golf
Se in tutto questo “girovagare” avete cominciato a sentire “appetito”, vi consiglio di recarvi al Buena Vista Social Golf ad Anzano del Parco: un grazioso agriturismo dove potrete pranzare immersi nel silenzio della natura. Un tempo qui nacque Fattoria Scaldasole (che oggi noi tutti conosciamo) per opera di Marco Roveda: proprietario dell’agriturismo e fondatore di Life Gate. Se vi capita di passare da quelle parti ordinate anche le birre di loro produzione..io ne ho portate un po’ a casa e ..diciamo che sono state molto gradite!:)
L’alta Brianza: tra laghi navigabili e paesaggi che incantano
Avete mai fatto un giro in battello nel Lago di Pusiano!? Se la risposta è no, rimediate al più presto!:) Facile raggiungerlo: dovete guidare fino a Bosisio Parini, ma ricordatevi che i battelli elettrici (il lago rientra nelle zone protette del Parco Valle Lambro quindi niente battelli a motore) li troverete al molo solo la domenica pomeriggio (la corsa dura circa 75 minuti) Dal lago potrete ammirare tutti i paesi che si specchiano nelle sue acque: Pusiano, Eupilio, Longone e Ponte Lambro e riuscirete ad avvicinarvi anche alla bella e piccola Isola dei Cipressi: un’oasi naturalistica di proprietà privata che, oltre a una casa, ospita diverse specie alloctone.
La diga più antica d’Italia: Cavo Diotti
A Merone potrete visitare la diga più antica d’Italia: Cavo Diotti per l’appunto. Il nome è quello dell’avvocato milanese che lo progettò per collegare il fiume Lambro col Lago di Pusiano per favorire la pesca, l’irrigazione e il funzionamento dei mulini a valle, soprattutto nei periodi di secca del Lambro.
Dove dormire in alta Brianza: Il Corazziere-Hotel e Ristorante
Se siete riusciti a portare a termine tutto l’intenso itinerario, allora vi siete meritati un buon drink e un po’ di relax all’hotel Il Corazziere: un Rural Resort che sorge sulla’ isola di Baggero immerso nel Parco Valle Lambro e pensato per rispettare il territorio e il suo ecosistema. E’ qui che abbiamo soggiornato! E l’esperienza è stata talmente positiva che ve lo consiglio “caldamente”, perchè sono certa vi sentirete come a casa!
Il mulino di Baggero
Impossibile soggiornare al Corazziere senza visitare l’adiacente Mulino! Un luogo incantato e affascinante grazie anche alla sua ruota ad oggi funzionante! A fare gli “onori” di casa, Andrea Camesasca che con la sua storia di affetti e tradizione ci ha spiegato l’importanza di riuscire a sviluppare in queste zone un turismo sano e consapevole in grado di valorizzare al meglio il territorio.
A cena nello storico Ristorante Negri
Una splendida giornata come questa non poteva che concludersi con una splendida cena servita vista lago a Pusiano in uno storico e apprezzato ristorante: il ristorante Negri! Regalatevi un passaggio in questo posto:sedetevi “bordo” lago, rilassatevi e lasciatevi guidare dallo chef Giacomo Negri che sono certa vi cucinerà il miglior risotto col pesce persico che avrete mai mangiato (anche se io ho letteralmente perso la testa per la polenta che ci ha servito…)
Secondo giorno di tour: la giornata inizia a Villa Carcano
Villa Carcano è semplicemente “maestosa”. Impossibile non soffermarsi a fissarla appena ce la si trova davanti.
Per visitare questa affascinante dimora (che oggi è una casa privata) bisogna recarsi ad Anzano del Parco: immersa in un parco di 40 ettari è possibile godere nel suo parco botanico (che fu disegnato da Pollack con una tipica impostazione paesaggistica), di palme, lauri, gingko biloba, tassi, cedri, magnolie e castagni.
Ciò che vi consiglio è di “perdervi”passeggiando tra i sentieri di questo romantico parco: rimarrete affascinati da tanta bellezza e anche da un laghetto ricco di ninfee che vi sembrerà dipinto come un quadro dai colori caldi e delicati. La villa non è aperta al pubblico, ma Giorgio Bosetti Carcano ( il proprietario) è estremamente gentile e disponibile, quindi se volete fare un viaggio tra arte, natura e cultura, vi consiglio di prenotare una visita e leggere tutte le info qui. Io tornerò sicuramente in autunno per godere di tutti i meravigliosi colori di stagione di cui si vestirà questo gioiellino!
Alserio e il suo lago
Alserio offre una bellissima discesa verso il lago. Rogge e Mulino oggi vengono utilizzati a scopo didattico, per la gioia dei più piccini. Qui troverete un bellissimo lavatoio, ed un mulino, diventato anch’esso punto attrattivo per scuole e progetti didattici.
Il bosco della Buerga
Questo tour ci ha portato a scoprire delle vere eccellenze della nostra regione: tra queste troviamo la suggestiva passeggiata della Buerga: un sentiero naturalistico che permette di entrare in contatto con la meravigliosa natura del lago e del bosco. Qui si possono trovare pannelli “educativi”in grado di fornire delucidazioni in merito a specie rare e protette. Non è un caso infatti che il lago di Alserio venga riconosciuto come un’oasi naturale nata per tutelare specie animali e vegetali…da visitare, credetemi! Arriverete così al Casin del Lago, il centro di educazione ambientale del Parco Valle Lambro.
A pranzo godendo della vista di una splendida terrazza: tutti al Glicine!
E quando arriverà quel “languorino” dopo le mille attività svolte in questo luogo che molto offre a riguardo, organizzate una sosta Al Glicine! La terrazza di questo ristorante vi catturerà per bellezza e panorama. Un luogo quasi fuori dal tempo, dove divertirsi a scorgere all’orizzonte la riserva Naturale Regionale della Valle Bova con vista delle Grigne, dei corni di Canzo e dei laghi di Alserio e Pusiano, insomma: un incanto alla vista…e al palato!
Già, perché oltre a farvi catturare dal verde circostante, amerete il glicine secolare che ricopre la terrazza tanto da farla apparire un quadro, ma soprattutto godrete della cucina del giovane e promettente chef Alessandro Aquaro che ha preparato per noi dei piatti a cui è stato impossibile resistere! Personalmente mi sono innamorata del suo risotto alla menta e limone: un connubio di sapori superlativo dire! Ma qui , se siete amanti della carne, dovete sapere che si mangiano anche ottime fiorentine pronte a soddisfare i palati più esigenti! Per noi parlare poi delle verdure di stagione grigliate che non avrei mai smesso di mangiare e del tagliare di formaggi che ha fatto la gioia di tutti noi!
Erba: dalla chiesa di Sant’Eufemia al monumento in onore dei caduti
La nostra visita di Erba, (in età asburgica riconosciuta come un importante centro di villeggiatura della Brianza) inizia dalla chiesa di Sant’Eufemia. Originaria del V secolo, domina la piazza con la sua torre alta 33 metri. L’interno è stato completamente ristrutturato, ma entrando potrete ammirare l’acquasantiera risalente al 1212.
Il monumento ai caduti
Non potete lasciare Erba senza visitare l’imponente collinetta che ospita il Movimento dei Caduti della prima guerra mondiale (1930) a opera del famoso architetto Giuseppe Terragni. Cimentatevi nella “scalata”della gradinata, potrete così godere del meraviglioso panorama. In cima troverete inoltre un cannone d’epoca, due mortai, una nicchia con incisi i nomi dei caduti e infine la cripta del sacrario attorno al quale una doppia scala sale fino alla terrazza superiore.
Il lago di Segrino
Avreste mai immaginato che il Lago meno inquinato d’Europa potesse essere a meno di un’ora di macchina da Milano? E ‘il lago del Segrino che ho scoperto anche io proprio in occasione di questo tour!
Gli antichi lo chiamavano “Fonte Sacra”: ha una forma allungata e origini glaciali. Nelle sue acque si riflettono i monti circostanti che lo tingono di un colore verde scuro. Un luogo perfetto dove trascorrere una domenica diversa, anche perché l’aerea è ben attrezzata con il suo bar e lettini dove potersi sdraiare e prendere un po’di sole mentre i bambini si intrattengono giocando con l’attrezzatura a loro dedicata.
Un consiglio: godetevi l’alta Brianza in bicicletta
Amo la bicicletta, per quello mi sento di consigliarvi di vivere i vari itinerari dell’alta Brianza proprio in questo modo! Credetemi, ci vuole meno tempo di quel che pensate a raggiungere questi luoghi dove il tempo sembra essersi a tratti fermato.
Noleggiare una bicicletta nel Parco regionale della valle del Lambro a me sembra davvero un’ottima idea!
Il Parco Regionale della Valle del Lambro ha realizzato velostazioni lungo le principali tratte ferroviarie in prossimità delle stazioni di Macherio, Inverigo, Erba in provincia di Como e Rogeno nel lecchese.Oltre ad essere un punto di deposito e noleggio per le bici del Parco, queste velostazioni ospitano una piccola officina a servizio anche delle bici dei privati e un info-point del Parco. Qui è possibile affittare diversi mezzi, bici per uomini, donne e bambini e mountain bike..insomma non manca proprio nulla per lasciarsi conquistare l’alta brianza
..Buona Brianza a tutti!:)